Riparte la Contract Logistics: nel 2021 fatturato a 86 miliardi di euro (+3,5%)
La Contract Logistics ha ripreso a correre forte. In Italia il settore delle attività logistiche conto terzi ha raggiunto nel 2021 un fatturato di 86 miliardi di euro, in crescita del 3,5% rispetto al 2020 e molto vicino al valore registrato prima della crisi sanitaria (87 miliardi nel 2019). Una ripartenza iniziata già nel 2020, conclusosi con un calo molto più contenuto (-5,8%) rispetto all’economia nel suo complesso (-8,9%), e trainata dal crescente ruolo dei servizi logistici avanzati, che nell’anno del Covid sono arrivati a pesare oltre il 10% del fatturato per metà dei fornitori logistici, e dal boom dell’eCommerce, passato da segmento di nicchia a valere il 20% del fatturato per il 60% dei fornitori.
Cresce poi l’interesse per le soluzioni di Logistica 4.0: in media ogni operatore logistico ha portato a termine o sta sviluppando 4,5 progetti in questo ambito, di cui il 65% riguarda attività di magazzino e il 35% il trasporto.
Sono questi i principali risultati che emergono da una ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics Gino Marchet della School of Management del Politecnico di Milano.
La ricerca evidenzia dunque come vi sia stata una forte crescita dell’outsourcing logistico. Tuttavia, a fronte di questo aumento, sono aumentati anche i costi per energia (+24%) carburante (+13%), locazione (+2%) e il costo del lavoro. «Se non ben gestiti – spiegano dall’Osservatorio – questi rincari potrebbero ridurre i margini degli operatori di settore, già risicati, in un momento in cui sono necessari investimenti importanti».
Marco Melacini, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics, ha affermato come non solo siano aumentati i costi di produzione, ma anche che lo sviluppo di soluzioni green e la modifica dell’impostazione degli appalti richiedano forti investimenti e cambiamenti organizzativi. «La transizione sostenibile della logistica è iniziata, ma per consolidarla sarà necessario fare buon uso dei fondi del PNRR (che ha stanziato 62 miliardi per mobilità infrastrutture e logistica) e sfruttare meglio le potenzialità offerte dalla Logistica 4.0».
La transizione verso una logistica sostenibile è iniziata.
Dalla ricerca emerge come la logistica abbia intrapreso un processo di trasformazione nel segno della sostenibilità, con interventi da parte sia dei committenti sia dei fornitori logistici in 53 ambiti del processo logistico, che spaziano dalla progettazione dei network logistici, al magazzino e ai trasporti, dal packaging allo sviluppo di nuove competenze fino alla collaborazione fra i diversi stadi della filiera.
In particolare i committenti si stanno concentrando sul packaging, sperimentando nuovi materiali per gli imballi secondari, rivedendo la pallettizzazione dei prodotti e introducendo circuiti closed-loop per la gestione degli imballi, e sul network design, con grande attenzione al trasporto intermodale strada-ferrovia.
I fornitori puntano invece a ridurre l’impatto ambientale delle attività di magazzino e trasporto. Nel primo caso con soluzioni per ottimizzare l’isolamento degli edifici, l’impiantistica, l’illuminazione e la movimentazione e automazione del magazzino. Nel secondo, con flotte sempre più consistenti di mezzi che usano tecnologie green come il Cng e l’elettrico per la distribuzione locale, mentre sulle lunghe distanze cresce il ricorso al Gnl e ai biocombustibili.
Fonte: Uomini e Trasporti
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