OPPORTUNITA’ E RISCHI DI INSERIRE UN DIRETTORE GENERALE NELLE PMI

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Diverse PMI italiane si stanno interrogando sui rischi e sui vantaggi di inserire nel proprio organico figure manageriali di spessore. Proviamo ad affrontare i rischi e le opportunità che derivano da una scelta del genere.
Innanzitutto va sottolineato che l’inserimento “ex-novo” di una figura manageriale di spessore, come un Direttore Generale o un Operation Manager, deve essere associato ad una scelta strategica di spessore di lungo periodo più che una necessità di breve. Infatti una delle prime conseguenze che ne derivano è il necessario cambiamento del sistema di governance aziendale: molte imprese di PMI sono gestite in modo istintivo (nel bene e nel male) e i processi decisionali interni sono spesso più il frutto di idee che maturano senza una precisa linearità. Viceversa dovendo delegare anche scelte rilevanti è necessario costruire un perimetro della delega: fiducia e delega sono due lati della stessa medaglia ma non devono mai essere confusi per evitare di trovarsi un’azienda spersonalizzata.
La fiducia è una condizione  necessaria affinchè si crei un clima di collaborazione e di condivisione delle scelta, mentre la delega è un preciso perimetro di azione entro cui deve essere esercitata l’attività di gestione.
Ne deriva che il ruolo dell’imprenditore cambia venendosi a strutturare una diversità tra il ruolo di indirizzo strategico (tipico dell’assemblea dei soci), di governance della struttura (tipico del CDA) e di attuazione operativa delle scelte (responsabilità operativa dei vari livelli organizzativi). L’imprenditore sentendosi libero di navigare tra i vari livelli decisionali, all’inizio proverà molto stress dall’irrigidimento della struttura. Sarà proprio la capacità dell’Imprenditore di ridefinire il proprio modo di rapportarsi con l’azienda ad essere messo in discussione.
Proprio per tale motivo consigliamo che l’inserimento in azienda di una figura di alta responsabilità debba essere supportato da una rivisitazione strutturale dell’organizzazione. Nel breve quindi spesso l’Impresa non ne trae un vantaggio chiaro ed esplicito, ma anzi perde di quella flessibilità e velocità gestionale più tipica della Piccola impresa che della Media Impresa.
Solo successivamente, quando l’organizzazione riconosce l’efficacia dell’inserimento si vedranno i frutti:
1) analisi ponderata degli investimenti
2) sistema di controllo di gestione delle perfomance
3) riduzione degli errori da istinto
4) longevità della governance aziendale
E’ chiaro quindi come l’inserimento di una figura manageriale debba essere affrontata con due presupposti:
1) EVITARE DI RIMANDARE LA SCELTA – è necessario agire con un congruo anticipo: se rimandate eccessivamente si corre il rischio di non dare il tempo alla struttura e all’organizzazione di adattarsi al nuovo sistema di funzionamento.
2) METTERSI DEGLI ORIZZONTI TEMPORALI DI MEDIO/LUNGO PERIODO – il cambiamento va affrontatto con le giuste aspettative: nel breve periodo sarà tutto molto difficile perchè vi verrà chiesto di mettervi molto in discussione e spesso sarete chiamati a pensare che si stava meglio prima.
Fatte queste considerazioni l’inserimento in azienda di figure manageriali di spessore è spesso una necessità o per la mancanza di un passaggio generazionale o per le cresciute dimensioni aziendali. Tutto si può e si deve affrontare con serenità e sopratutto con un progetto chiaro che non confonda la Fiducia con la Delega.

fonte: Modulo Group

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