I logistici del 2016 secondo Assologistica
In una nota, Assologistica spiega che l’edizione 2016 del Logistico dell’Anno ha posto attenzione all’innovazione in tecnologia, sostenibilità ambientale e CSR, formazione e logistica collaborativa.
Prima della consegna dei riconoscimenti si è svolto un convegno sulla logistica urbana. Durante la premiazione è avvenuta anche la consegna della borsa di studio in memoria di Alvaro Spizzica, che è andata a Giulia De Faveri per la tesi di laurea “Drivers of reverse logistics: an empirical research on Italian mechanics, electronics, wood and furniture and logistics companies”. Ecco i premiati, con le motivazioni della giuria.
CEVA LOGISTICS ITALIA per l’innovativo approccio alla digitalizzazione dei processi logistici e di supply chain management. In CEVA Logistics Italia gli investimenti in tecnologia rappresentano da sempre una scelta strategica e fondante di un approccio che punta a migliorare costantemente efficienza operativa e servizio al cliente. Un approccio ora enfatizzato dall’avvento della cosiddetta industria 4.0, che trova l’operatore in prima linea nella realizzazione di innovative soluzioni con tecnologie digitali, come nel caso del progetto “SmartPhone Solution”.
CIM – INTERPORTO DI NOVARA per l’originale opera di divulgazione di cultura logistica con la pubblicazione del fumetto “Stockalper-Spirito Errante”.
Con la pubblicazione “Stockalper Spirito Errante – d’Acqua, Terra e Ferro”, l’interporto di Novara ha trovato un modo intelligente e creativo di avvicinare un territorio (l’area novarese) al suo interporto. Il testo, sotto forma di fumetto storico (distribuito ai ragazzi delle scuole della provincia di Novara), narra del rocambolesco e immaginario viaggio (nel tempo e non solo nello spazio) del barone Kaspar Jodock von Stockalper, rampollo di una famiglia svizzera (ma di origini milanesi) esistito realmente nel 1600 e tra i cui meriti vi è anche quello di avere rivitalizzato i traffici commerciali che passavano dal passo del Sempione, sistemando e rendendo più sicura la vecchia mulattiera che valicava il passo, poi ribattezzata in suo onore “Stockalperweg”.
Tra rimandi storici, descrizione di eventi realmente accaduti e facili spiegazioni di termini tecnici, il fumetto arriva fino ai giorni nostri, spiegando (o meglio illustrando) cosa sia e quali attività svolga l’interporto di Novara. Il tutto con una chiave di lettura accattivante, capace di suscitare interesse anche nei lettori più giovani.
CONAD per il progetto di dematerializzazione degli esiti di consegna per il prodotto a marchio Conad. Il progetto, punta alla totale dematerializzazione dei documenti di trasporto (DDT) e consente, a tutti gli attori coinvolti nel processo di spedizione e ricezione della merce, una completa ed esaustiva condivisione in formato digitale e, in tempo reale, l’immediato feedback sull’esito della consegna. Gli attuali gravosi adempimenti previsti su carta vengono gestiti totalmente in forma elettronica e condivisi tra magazzino mittente/ricevente e operatore logistico e pubblicati e consultabili su una piattaforma documentale condivisa: il sistema Delivering.
L’atto della presa in carico della merce da parte del trasportatore viene registrato sul sistema e notificato in tempo reale ai soggetti coinvolti. In fase di ricevimento, il destinatario, firma digitalmente il documento con gli esiti della consegna (nota di contestazione) e lo trasferisce al sistema. Tale nota viene pubblicata sia in forma documentale che in forma strutturata. La notifica delle eventuali contestazioni, per ragioni legate al diritto dei trasporti, può avvenire in due fasi distinte: la prima come evidenza dei vizi apparenti, mentre la seconda, in forma più dettagliata.
Tutti i soggetti della catena del trasporto vengono informati attraverso una notifica in tempo reale dell’avvenuta consegna e, se necessario, delle contestazioni. Questo progetto, attraverso la sincronizzazione delle consegne, ha velocizzato i processi amministrativi e azzerato i contenziosi, annullando fra l’altro l’utilizzo di carta e della sua relativa archiviazione. Non trascurabile l’impatto ambientale della soluzione: grazie all’eliminazione della carta, si stima un’ulteriore riduzione di emissioni di CO2 paria a 30tons/annue.
CONTAINERS FIDENZA CONSORZIO per il progetto “Logistica sostenibile”. Nel processo evolutivo aziendale il consorzio ha non solo investito in ICT, ma ha anche deciso di creare un terminal proprio a Piacenza, al servizio dei porti di Genova e La Spezia, risolvendo due annosi problemi, ovvero la carenza di spazi di retro-porto che caratterizza i principali scali italiani e l’incidenza percentuale dello sbilanciamento fra viaggi in import e viaggi in export. Quest’ultimo aspetto ha un impatto negativo a livello organizzativo (e quindi economico) per quanto riguarda chilometri percorsi a vuoto; ridotta ottimizzazione nell’uso dei veicoli e del personale; riduzione della tempestività delle consegne al cliente finale a parità di mezzi impegnati, con conseguente minore impatto ambientale.
Il terminal piacentino ha una superficie libera di 10.800 mq (ampliabile fino a 15 mila mq), con una ricettività di 500 container e una presenza media di 300 container giorno. I container transitati nel terminal nel 2015 sono stati 12.900 con una media mensile di 1.075. Se nel primo trimestre del 2015 si sono registrati 1.400 transiti, nel primo trimestre del 2016 i transiti sono saliti a ben 3.600 con una proiezione annuale di oltre 15.000. La possibilità per il Consorzio di stoccare container presso il proprio terminal permette al cliente di ridurre i costi di sosta nei porti liguri; inoltre la disponibilità di container vuoti a Piacenza, in prossimità del cliente naturale situato nella Pianura padana riduce il chilometraggio per portare i container presso la clientela in quanto il viaggio non parte più da Genova, ma appunto da Piacenza con tutti i conseguenti effetti positivi (tempi, costi e minor impatto ambientale).
CONTAINER LAB ASSOCIATION per il progetto “Logistica d’Arte”. Questa associazione senza scopo di lucro ha avvicinato l’arte al grande pubblico con il contributo della logistica e dei trasporti, realizzando durante il periodo di Expo 2015 l’installazione di sette container da 6 metri, allestiti a galleria d’arte e posizionati in importanti piazze di diversi comuni della Lombardia con 144 opere d’arte di 12 maestri esposte per tutti i 6 mesi della manifestazione, visitati da oltre 900mila persone. Il progetto è proseguito con l’organizzazione della mostra “Leonardo Da Vinci e i Contemporanei” (2 luglio – 2 ottobre 2016 a Palazzo Martinengo Cesaresco, a Brescia), una rilettura collettiva dell’opera pittorica e tecnica del genio di Leonardo: raccoglie opere pittoriche di artisti contemporanei, riproduzioni di macchine vinciane e allestimenti cross-mediali interattivi dedicati esclusivamente all’Ultima cena.
Il progetto e i suoi promotori hanno inoltre avviato un’opera di “dissemination” sul tema della professionalizzazione della logistica e dei trasporti nell’arte, segmento strategico che vale in Italia diverse centinaia di milioni di euro e che vede il nostro Paese in prima linea nel mondo per il maggior numero di beni artistici e culturali dichiarati “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco.
GEFCO ITALIA per il progetto di internazionalizzazione di impresa in Cina. L’operatore ha agito in qualità di 4PL a supporto di un nuovo marchio automobilistico (DS del gruppo PSA) intenzionato a penetrare nel mercato cinese. Il progetto fa riferimento alla creazione di una nuova società chiamata SMGL (Shenzhen Minsheng GEFCO Logistics) e localizzata inizialmente a Shenzhen. Sia PSA che GEFCO hanno deciso di affrontare questa sfida imprenditoriale in Cina attraverso due accordi di joint venture: il gruppo PSA in joint venture con un produttore locale di vetture; GEFCO in joint venture al 50% con un operatore logistico cinese, Minsheng Lines, specializzato nella logistica industriale e nei trasporti terrestri, marini e fluviali. GEFCO ha supportato in tale processo PSA, sin dalle prime fasi del progetto, per tutte le esigenze di carattere logistico a monte e a valle della produzione.
Possono essere identificate 4 fasi: fase preparatoria di pre-inizio produzione; fase iniziale di produzione dei primi 3 modelli DS; fase centrale o di ampliamento della gamma prodotto con un 4° modello DS; fase avanzata di preparazione per il lancio dei modelli successivi. Ciascuna di queste fasi si è caratterizzate per attività diverse e crescenti svolte da GEFCO per conto di PSA. In particolare nella fase avanzata tra le attività svolte dall’operatore figurano alimentazione delle linee fino a bordo linea (nuova attività che ha previsto l’introduzione di circa 100 risorse), creazione di 2 centri per la gestione dei ricambi, uno localizzato a Shenzhen e il secondo a Shanghai (i due siti hanno una superficie compresa tra 5.000 e 8.000 mq e occupano circa 20 risorse); consolidamento delle attività di gestione delle materie prime, dell’import da Europa e Giappone; consolidamento delle attività di gestione del prodotto finito e della distribuzione.
GEODIS per il progetto “Let’s save the paper, let’s save the planet”. Il 3PL ha progettato un innovativo sistema con cui abbattere il consumo di carta e il relativo impatto ambientale. Ha innanzitutto individuato un importante cliente, leader nel FMCG, come pilot per il suo studio. L’analisi è poi avvenuta durante la reingegnerizzazione del processo inbound per la gestione delle merci del cliente nei siti di Aprilia (Latina) e Landriano (Milano). Le operazioni sono state svolte oltre che per apportare un miglioramento del risultato operativo all’intero processo, anche per rivisitarlo completamente nell’obiettivo di mettere in pratica la totale eliminazione dell’utilizzo di supporto cartaceo. GEODIS ha quindi tolto il 100% dell’utilizzo di materiale cartaceo per il cliente, riuscendo a gestire le attività operative attraverso un approccio prettamente informatico e gestendole totalmente in radiofrequenza (RF). I risultati raggiunti hanno spinto l’operatore a estendere il progetto anche ai processi di outbound, rendendo il cliente totalmente green. “Let’s save the paper, let’s save the planet” è stato implementato grazie ai team di Lean e IT di GEODIS.
GRUPPO LOGISTICO LAZIALE DISTRIBUZIONE per l’innovazione in ambito didattico-formativo. Insieme al comune di Pomezia, gli studenti dell’Istituto superiore Copernico, numerose aziende ed enti del territorio capitanati da Gruppo Logistico Laziale Distribuzione hanno dato vita a un inedito progetto formativo: prevede la presenza degli studenti presso gli enti, gli istituti e le aziende aderenti all’iniziativa per un periodo di formazione professionale. L’obiettivo è creare un moderno modello di formazione con la quale innovare la didattica e favorire lo sviluppo di azioni con cui rafforzare l’acquisizione da parte degli studenti di competenze tecnico-professionali, nonché di capacità relazionali e imprenditoriali, anche grazie alle nuove tecnologie, trasmettendo loro competenze e know how delle imprese e di altri Istituti specializzati. Far incontrare istituzioni, imprese e studenti significa creare una rete virtuosa, che fa crescere i ragazzi e offre opportunità al tessuto imprenditoriale territoriale.
LOGISTICA UNO E BIRRA CASTELLO per l’innovativo approccio multimodale ecosostenibile. Birra Castello SpA rappresenta uno dei pochi gruppi imprenditoriali italiani indipendenti del settore birrario. Dal 2006 lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro (Udine) si è aggiunto a quello storico di Pedavena (Belluno), fondato nel 1897. Oggi l’azienda è presente nel mercato con i marchi Birra Castello, Fabbrica di Pedavena, Superior e Birra Dolomiti. L’esperienza e il know-how di oltre cento anni di tradizione birraria locale sono state rivisitate dal nuovo management alla luce delle moderne tecniche di gestione e controllo.
E così dal 2012 l’azienda ha deciso di implementare il trasporto su rotaia per ridurre l’impatto del suo inquinamento da anidride carbonica. In quell’anno ha aperto il collegamento ferroviario per spedire mensilmente un convoglio di prodotto dall’Interporto di Cervignano fino alle stazioni di Catania e di Bari. Nel 2015 ha consolidato tale metodologia di trasporto, assieme al partner modale Logistica Uno, attivando la tratta San Giorgio di Nogaro – Bari, aprendone un’altra nel 2016 con l’Interporto Sud Europa di Maddaloni (Caserta). Ridurre le emissioni a partire dai trasporti è da anni la parola d’ordine di Birra Castello, che nel 2013 ha anche firmato con il ministero dell’Ambiente un accordo volontario per promuovere progetti comuni finalizzati all’analisi e alla riduzione dell’impronta di CO2.
NUMBER 1 LOGISTICS GROUP per l’innovazione tecnologica (nuova linea robotizzata antropomorfa dedicata al riconfezionamento). A Parma il 3PL ha dato vita a una fabbrica 4.0 di co-packing, grazie all’utilizzo di una nuova linea robotizzata antropomorfa dedicata al riconfezionamento (un grande robot antropomorfo prende il cartone, forma la scatola e la consegna ad altri quattro robot che dopo avere preso i prodotti dal rullo trasportatore, li inseriscono nella confezione e poi impilano le scatole in pallet).
Il nuovo impianto è composto da un sistema per formatura automatico box pallet/vassoi e un impianto per riempimento dei box pallet/vassoi per la GDO. E’ possibile suddividere le varie attività svolte dall’impianto in tre macro-aree: un’area di formazione espositore box pallet e area di formazione espositore vassoio/display, un’isola di pick & place – riempimento e un’area di impilamento (le ultime due funzioni sono state integrate in un’unica area). Siamo in presenza di una nuova linea robotizzata che potremmo definire “sartoriale”, dato che è stata realizzata da Siscodata con robot antropomorfi Comau Robotics espressamente per le esigenze di Number1 Logistics Group. In questo caso l’innovazione sposa appunto la filosofia della fabbrica 4.0: grazie alle nuove tecnologie infatti si trovano innovative soluzioni ai problemi con cui le aziende devono confrontarsi quotidianamente; l’innovazione diventa strumento concreto al servizio delle aziende e del lavoro.
XPO LOGISTICS E AEROPORTI DI ROMA (ADR) per l’innovativo progetto #WEAREXPO. Aeroporti di Roma (ADR) e XPO Logisitcs hanno dato vita alla prima struttura logistica in Italia in grado di razionalizzare la gestione della merce destinata agli esercizi commerciali presenti all’interno dell’aeroporto. Oggi allo scalo di Fiumicino le aree dedicate agli esercizi commerciali sono distribuite su circa 25.000 mq, con un flusso costante di oltre 1.000 ordini a settimana. Il flusso di merci attuale coinvolge circa 175 attività commerciali tra retail e servizi e circa 40 aree food & beverage distribuite nei terminal dell’aeroporto. La collaborazione tra XPO Logistics e la società di gestione del sistema aeroportuale di Roma Fiumicino si avvale di un progetto all’avanguardia, che ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze crescenti di ADR in termini di organizzazione e sicurezza, semplificando la gestione della logistica e riducendo il traffico di operatori presenti all’interno delle aree aeroportuali. La soluzione adottata (la cui gestione è stata appunto affidata a XPO Logistics) è detto “Consolidation Center”, un sistema hub centralizzato per le merci che si basa sulla modalità del cross docking per la gestione delle forniture. Il progetto prevede dunque la creazione di una struttura logistica capace di consolidare e distribuire efficacemente le merci destinate ai vari esercizi commerciali presenti nella zona aeroportuale. Un buffer di disaccoppiamento tra le dinamiche di accumulo e decumulo della merce.
I premi alle singole persone sono stati consegnati a:
Giancarlo Bertalero per l’interessante scrittura e direzione del film “Attraverso le Alpi”, documentario sul traffico merci (e passeggeri) attraverso l’arco alpino (miglior documentario italiano al festival Cinemambiente 2016).
Maurizio Codognotto per il significativo impegno nel processo di internazionalizzazione di Flli Codognotto snc, gruppo che conta 30 filiali in Europa, Singapore, Dubai, Bielorussia e India.
Zeno D’Agostino per l’impegno profuso nel consolidamento del sistema logistico italiano e per l’importante ruolo svolto nella crescita e nello sviluppo del porto di Trieste.
Direzione Centrale Tecnologie per l’Innovazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il significativo impegno nel processo di digitalizzazione delle Dogane italiane.
Carlo Meregaglia per l’impegno profuso in ambito logistico, anche in seno a Federchimica e Cefic – European Chemical Industry Council.
Settimio Zanardo, Premio alla carriera per il fondatore di Zanardo Servizi Logistici, operatore che in 55 anni di attività è diventato una delle più significative realtà logistiche nazionali.
La giuria ha anche consegnato alcune “menzioni speciali” a:
BLG LOGISTICS SOLUTIONS ITALIA per il progetto “APP & GO”. L’operatore ha sviluppato una APP per dispositivi mobili (cellulari e tablet) con cui effettuare la tracciabilità in tempo reale, online, degli status delle spedizioni gestite. Ecco gli aspetti innovativi della soluzione: non è necessario disporre di un device dedicato (spesso dai costi elevati), ma è sufficiente essere in possesso di un dispositivo mobile; l’APP infatti è fruibile su piattaforma Android (con possibilità – in caso di necessità – di rilascio tramite porting su altre piattaforme), disponibile gratuitamente su Play Store; la APP, scaricabile dai partner di BLG in modo semplice, veloce e senza costi di implementazione (senza disporre di una infrastruttura/CED), è facilmente utilizzabile dai clienti/fornitori una volta ricevute le credenziali di accesso direttamente da BLG. In questo modo è possibile installare l’APP sia su dispositivi rugged che su semplici tablet lowcost (unica necessità: connettività dati). Si possono quindi integrare partner per coprire eventuali zone dove BLG non è direttamente presente. Tra i vantaggi della soluzione: bassi costi d’installazione, facile utilizzo, maggiore integrazione a livello di raccolta dati, riduzione dei tempi di start of operations, monitoraggio real-time dei differenti status.
CEVA LOGISTICS ITALIA per il progetto “SmartPhone Solution”. La “SmartPhone Solution” di Ceva Logistics consente di mettere rapidamente sotto controllo l’intero flusso logistico, permettendo di monitorare trazioni e distribuzione attraverso un’APP per dispositivi mobili, disegnata e sviluppata per essere semplice da utilizzare, attraverso una grafica intuitiva, facilmente accessibile da qualsiasi smartphone di ultima generazione, aggiornabile e in grado di poter essere adattabile ai futuri sviluppi del mercato e della tecnologia. L’applicazione può lavorare con smartphone e sistemi operativi diversi, evitando di dover sviluppare un’applicazione per ciascun sistema operativo o device. E’ disponibile su tutti gli App store (Android, iOS e Windows Store). Tra i vantaggi dell’applicazione vi sono visibilità in tempo reale della flotta, per garantire una programmazione delle consegne più affidabile ed efficiente; gestione degli eventi attraverso l’adozione di un protocollo di comunicazione tra terminali e sistema di gestione del trasporto (TMS) basato su web services, garantendo una IOD (Information Of Delivery) tempestiva sia a livello di spedizione che di collo; disponibilità in tempo reale degli stati delle consegne con la certificazione di data, ora e posizione GPS delle spedizioni e l’immediata disponibilità di tali dati sul portale web dedicato ai clienti; possibilità di inviare alla sede immagini della merce trasportata grazie alla connessione con la fotocamera integrata. Nell’ottica dell’innovazione continua, CEVA sta già portando a termine nuovi sviluppi dell’applicazione che verranno integrati nella nuova offering ai clienti.
DHL SUPPLY CHAIN ITALY per il progetto “NetView: community e logistica collaborativa”. Il 3PL ha creato questo portale di comunicazione e condivisione con i propri partner di trasporto. Con l’obiettivo di creare una community forte e strettamente connessa con il proprio network distributivo, consolidandone le relazioni, NetView permette un efficace scambio in tempo reale di informazioni e dati a due vie. Tale disponibilità e condivisione permette all’operatore, tramite il proprio network distributivo, di operare con una visione “customer centric”, orientata non solo alla soddisfazione del cliente finale, ma anche alla definizione di azioni proattive con cui anticipare ogni eventuale criticità. NetView attiva infatti verifiche preventive rispetto allo scostamento dagli standard di processo e costituisce il repository di tutte le informazioni pertinenti i processi di trasporto, migliorandone il controllo. Il portale consente anche di ridurre drasticamente il flusso di posta elettronica.
DKV EURO SERVICE per il progetto “DKV CARD climate”. Si tratta della prima carta multi servizi – e nello specifico per effettuare anche rifornimento di carburante – a clima-neutrale: con “DKV CARD climate” i clienti DKV possono compensare da subito e al 100% le proprie emissioni di CO₂. Per ogni litro di carburante acquistato viene infatti investito un importo supplementare per progetti di protezione ambientale, contribuendo in modo concreto ad avere un mondo a emissioni zero. DKV e myclimate (ente no profit che – in conformità ai criteri “evitare – ridurre – compensare” – propone soluzioni per la protezione del clima) offrono alle aziende aderenti una certificazione che soddisfa gli standard internazionali più esigenti in fatto di neutralizzazione dei gas inquinanti.
FERCAM per il progetto “Adozione di Pneuscan Truck System Ventech”. Il sistema Pneuscan è una tecnologia di sensori esclusiva per leggere l’impronta di ogni pneumatico di cui fornisce informazioni relative a carico, profilo e struttura. Attraverso rilevazione, analisi e gestione delle manutenzioni preventive e di interventi correttivi si migliorano le performance di utilizzo degli pneumatici. La soluzione consente pure di aumentare la sicurezza su strada e ridurre rischi e numero di guasti. Inoltre la giusta pressione di gonfiaggio degli pneumatici permette di consumare meno gasolio e quindi di ridurre l’impatto ambientale. Aumentata è anche la durata degli pneumatici e conseguentemente si producono meno rifiuti, limitando l’utilizzo di nuove risorse. In Fercam, nel periodo di utilizzo dal 01/11/2015 al 23/06/2016, sono stati controllati 135.706 pneumatici, 111.776 profili, 23.681 mezzi e 57.460 pesi assali. Il progetto (realizzato nell’officina Fercam di Bolzano) ha comportato un investimento di 135 mila euro; si stima che si siano risparmiati 2809 kg /motrice/anno di emissioni di CO2 e si sia avuto un contenimento del consumo di gasolio annuo del 2-3%.
FM LOGISTIC per il progetto “Citylogin”. Citylogin offre servizi logistici specializzati per i centri storici delle grandi città italiane (attualmente Roma e Milano), servendosi di mezzi di trasporto elettrici e bimodali. E’ nata sviluppando e utilizzando infrastrutture, organizzazione, know how ed esperienza specifica nel settore di una multinazionale come FM Logistic e di un’azienda specializzata e radicata sul territorio quale Mag.di. La società garantisce soluzioni logistiche urbane ottimizzate e rispettose dell’ambiente, rispondendo concretamente a sfide quali il pooling delle consegne urbane, soluzioni di trasporto più sicure e tracciabili, sviluppo di servizi di micrologistica. Si serve di soluzioni ICT evolute per la gestione delle merci e del rapporto clienti-fornitori, oltre che di procedure in linea con la moderna tendenza dei “proximity hub”, centri di smistamento e stoccaggio delle merci collocati vicini all’area di distribuzione e dei centri storici. La piattaforma tecnologica di Citylogin è predisposta per la connessione con le Amministrazioni pubbliche, consentendo una gestione dei permessi di accesso alle zone ZTL, basandosi su criteri di accreditamento di flotte e infrastrutture. Tutte le spedizioni sono tracciate e le informazioni disponibili realtime su portale web.
INTERPORTO MARCHE per il progetto “Cereali in treno”. Il progetto consiste nella raccolta e centralizzazione di grano proveniente da aziende agricole e consorzi dell’area centro-sud della regione Marche presso l’Interporto delle Marche, situato a Jesi (Ancona), con stoccaggio presso silos di raccolta per il successivo carico su treni merci destinati agli stabilimenti di aziende di trasformazione del nord Italia. Obiettivi del progetto: trasportare cereali tra Jesi e destinazioni del nord Italia in modalità eco-sostenibile; sviluppare iniziative a sostegno dell’intermodalità, migliorando la competitività delle aziende agricole del comparto cerealicolo della regione Marche. Ogni treno, da venti carri T17, ha un carico da 1600 tonnellate lorde.
NOLPAL, OROGEL, GRUPPO CEVICO E KIMBO per il progetto “SharePAL”. Si tratta di un progetto di logistica condivisa associata al pallet EPAL che ha come scopo la sostenibilità grazie all’utilizzo virtuoso, razionale e condiviso dei pallet da interscambio (EPAL), con benefici sia sotto il profilo ambientale che economico (riduzione dei costi per gli utilizzatori dei pallet da interscambio grazie al principio di pallet sharing). SharePAL è riuscito a far “dialogare” industrie di filiere differenti (ovvero Orogel – filiera del freddo, Gruppo Cevico – filiera vitivinicola, Kimbo – filiera del caffè), le quali, con la regia di NolPAL, hanno avuto la possibilità di dare forma ai principi di logistica condivisa mirata all’utilizzo razionale dei pallet. Il tutto mediante l’impiego di sistemi IT innovativi sviluppati e realizzati da NolPAL (B2B.NolPAL) che consentono di far viaggiare le informazioni digitalmente e riducono al minimo la movimentazione di pallet vuoti. Partendo dall’analisi dei flussi distributivi di ciascun cliente, mediante l’utilizzo del software B2B.NolPal, è stato possibile tracciare un dettagliato profilo per ciascun cliente (Orogel – Gruppo Cevico – Kimbo), in modo da mettere in evidenza tutti i punti di forza e di debolezza di ciascuna filiera (anche in considerazione dell’operatività dei propri stakeholder, quali operatori logistici, punti della distribuzione, ecc.). Il progetto si basa su due pilastri: sostenibilità ambientale (grazie all’utilizzo virtuoso del pallet EPAL, nel corso del proprio ciclo di vita, è possibile mitigare l’effetto serra sottraendo all’ambiente fino a 18,4 Kg di CO2 equivalente; grazie al dialogo di supply chain di filiere differenti è possibile ridurre al minimo i viaggi di pallet vuoti sfruttando appieno, e in maniera condivisa, i network dei vari attori; con l’acquisto del parco pallet dei clienti – Orogel, Cevico e Kimbo – NolPAL è in grado di dare una seconda vita ai pallet “non conformi” recuperandoli mediante propri gestori ambientali che provvedono a trasformare i pallet gestiti come rifiuti in pallet rigenerati) e innovazione tecnologica (grazie alla piattaforma informatica B2B.NolPal.it è possibile tracciare ogni singolo movimento di pallet consentendone il monitoraggio contestuale a ogni singolo attore; il monitoraggio del pallet, oltre che documentale, è anche geo-localizzato per caratteristica ovvero quantità – catena distributiva, ecc. o per KPI ovvero flussi di vettori – sub vettori – ultimo miglio, ecc.).
OMLOG per il progetto “Cloud Warehouse”. Il modello Cloud Warehouse è utilizzato dall’operatore Omlog per vari clienti del settore moda. In tale modello non esiste “un magazzino” come tradizionalmente s’intende, ovvero un singolo magazzino, eventualmente attrezzato con servizi accessori per una completa gestione della logistica, situato in una località nota. Esiste, invece, un gruppo distribuito di magazzini interconnessi (“la nuvola”) che gestiscono servizi ed eseguono attività di logistica in modo totalmente trasparente all’utilizzatore. Con la soluzione cloud, le aziende hanno la possibilità di ottenere grandi risparmi sulla gestione dei servizi di magazzinaggio e movimentazione. Non è necessario che tutti i magazzini abbiano il completo set di attrezzature, ma ciascun magazzino avrà la propria peculiarità di servizi e di localizzazione. Perché l’offerta “Cloud” è allettante? L’azienda che decide di adottare la soluzione potrà disfarsi in tutto o in parte delle spese per acquisto e gestione delle attività di magazzinaggio e logistica (di ciò si fa carico il fornitore dei servizi). Non ha inoltre necessità di sapere in quale magazzino è la merce e quanta ne è disponibile per singolo magazzino. Il sistema Cloud Warehouse organizza dove prelevare la merce, come spedire e dove consegnare. Inizialmente queste attività vengono svolte con partecipazione prevalente dell’azienda utilizzatrice, poi il metodo interviene suggerendo la soluzione ottimale in relazione a dove prelevare la merce, dove è più conveniente stoccare e come consegnare alla destinazione finale, il tutto un’ottica di ottimizzazione di costi e servizi.
ONEEXPRESS per il progetto “OneExpress Academy”. Si tratta di un programma di corsi ideati per il personale di tutte le 120 aziende affiliate al network, allo scopo di stabilire livelli di servizio condivisi e di migliorare a 360 gradi la qualità dei processi interni e delle relazioni con clienti e fornitori. Numerosi sono i corsi messi a disposizione degli affiliati: alcuni dedicati allo sviluppo e all’affinamento delle capacità trasversali, come la comunicazione, il problem solving e la negoziazione con clienti e fornitori; altri relativi a determinate funzioni aziendali (amministrazione, commerciale, customer satisfaction, gestione del magazzino, information technology); altri ancora incentrati su tematiche molto specifiche, come il trasporto di merci pericolose in linea con la normativa ADR o la gestione della filiera alimentare secondo il protocollo internazionale HACCP. Non mancano poi percorsi dedicati al miglioramento del servizio internazionale con la partecipazione di alcune aziende partner di One Express nel network paneuropeo Allnet, al fine di meglio comprendere il territorio di propria competenza.
SANPELLEGRINO, CAMST-LA RISTORAZIONE ITALIANA, TRENITALIA CARGO, INTERPORTO BOLOGNA E INTERPORTO PADOVA per il progetto “Sostenibilità Insieme”. Un produttore (Sanpellegrino), tre operatori logistici (Trenitalia Cargo, Interporto Bologna e Padova) e un distributore (CAMST-La Ristorazione Italiana) uniti insieme per rendere un flusso logistico veramente sostenibile: un treno a settimana in partenza dall’Interporto di Padova destinato all’Interporto di Bologna, eliminando dalla strada 500 mezzi anno (su una tratta di 120 chilometri). Questi i numeri del progetto: un plant di partenza a S.Giorgio in Bosco (Padova), un deposito del cliente all’interno dell’interporto di Bologna, distanza di 140 chilometri (fuori standard per la modalità ferro), volumi totali pari a 16.500 pallet/anno = ovvero 500 mezzi.
fonte: TrasportoEuropa
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