L’evoluzione degli e-commerce e delle spedizioni online: le statistiche
I numeri dello shopping online continuano a crescere a livello internazionale, con dei tassi di penetrazione che in Paesi come la Cina e il Sud Corea raggiungono livello altissimi (83%). Continuando a questi ritmi, si stima che entro la fine del 2018 la popolazione mondiale avrà speso quasi 4 trilioni di dollari per gli acquisti in rete. Per quanto riguarda l’universo e-commerce, l’Italia resta ben al di sotto della media europea, ma gli utenti che si rivolgono all’acquisto e alle spedizioni economiche sono in continua crescita.
Di per sé – come è stato confermato dal presidente di Netcomm Roberto Liscia – l’e-commerce italiano sta bene e in linea generale ha delle buone prospettive. Statistiche alla mano, per il 2018 si prevede una crescita totale di circa il 15% rispetto al 2017, così da raggiungere una quota pari al 6,5% sul totale dei prodotti acquistati. I portali, di per sé, non hanno dunque dei problemi particolari: il principale ostacolo, come fanno notare alcuni esperti del settore, è piuttosto dato dal traffico, o meglio, dalla logistica relativa al cosiddetto ultimo miglio. Come documentano gli studi dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, infatti, nel 2018 si stimano circa 230 milioni di spedizioni in Italia; di questa cifra, più di un decimo converge verso la sola Milano, città che dunque si troverebbe a raccogliere circa 350 mila pacchi al giorno.
Cosa significa tutto questo? Semplice: chi gestisce un e-commerce, oltre a preoccuparsi della qualità dei prodotti e dell’usabilità del proprio portale, deve anche pensare all’ottimizzazione della logistica, rivolgendosi a servizi che offrono spedizioni economiche, capaci anche di organizzarsi al meglio di fronte al continuo crescere del traffico, che comporta rallentamenti e maggiori probabilità di danneggiamento della merce spedita.
Studi recenti fanno inoltre chiarezza sulle preferenze degli utenti in base alle proposte di spedizioni online effettuate dai vari e-commerce. Si scopre così – leggendo il sondaggio di Netcomm – che il 76,4% dei pacchi spediti viene ritirato direttamente in casa, laddove solo il 9% viene spedito e dunque ritirato nei punti di consegna. Sono in lenta ma continua crescita, inoltre, gli operatori che offrono la possibilità della consegna al piano in un giorno definito della settimana, con tutti i costi maggiori che questa tipologia di servizio può comportare. Poco o quasi per nulla diffuso, invece, è il servizio di consegna serale o di sabato.
Come prevedibile, raccoglie consensi la formula delle spedizioni economiche (o addirittura gratuite) proposta da numerosi e-store. A confermarlo è il fatto che, nel 2017, il 70% dei pacchi spediti non abbia comportato alcun costo aggiuntivo per il cliente. Stando ai numeri raccolti da Netcomm, infatti, circa il 60% dei merchant offre la spedizione gratuita dei pacchi nel caso in cui l’importo complessivo sia superiore ad una determinata cifra. Molto più ridotta, invece, la percentuale di merchant che offre in ogni caso la spedizione gratis: si parla infatti del 18% degli store.
fonte: Adnkronos
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