Le 3 leggi della robotica furono introdotte da Asimov, uno dei più celebri autori di fantascienza, nei suoi racconti e romanzi e rappresentano un concetto etico e di sicurezza per i robot e l’intelligenza artificiale. Ecco le tre leggi:
- Prima Legge della Robotica: Un robot non può nuocere a un essere umano o, per inazione, permettere che un essere umano subisca danno.
- Seconda Legge della Robotica: Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non siano in conflitto con la Prima Legge.
- Terza Legge della Robotica: Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa protezione non sia in conflitto con la Prima o la Seconda Legge.
La legge zero o la quarta legge della robotica
Isaac Asimov ha introdotto anche una “Legge Zero” successivamente, che precede le tre leggi originali.
Legge Zero della Robotica: Un robot non può danneggiare l’umanità o, per inazione, permettere che l’umanità subisca danno.
Queste leggi sono state fondamentali nella letteratura di fantascienza e hanno influenzato le discussioni sull’etica e la sicurezza nell’ambito della robotica e dell’intelligenza artificiale. Chissà sa se George Devol pioniere della Robotica e Asimov sarebbero andati d’accordo.
Quello che la fantascienza non ha forse immaginato è che la minaccia non sarebbe arrivata da robot fisici ma…
Nella cultura popolare, il timore che i robot fisici prendano il sopravvento sull’umanità è stato rappresentato innumerevoli volte sul grande schermo. Da “Terminator” a “Matrix,” la paura di macchine che diventano troppo intelligenti e minacciano la sopravvivenza dell’umanità è stata una trama ricorrente. Tuttavia, nel mondo reale, le preoccupazioni dovrebbero spostarsi dalla figura del robot fisico a qualcosa di molto più sottile ed onnipresente: l’Intelligenza Artificiale (IA).
L’Inganno dei Robot Fisici
I robot fisici sono stati a lungo il fulcro delle preoccupazioni legate all’automazione e all’IA. L’immagine del robot meccanico ribelle che minaccia di rovesciare il suo creatore ha catturato l’immaginazione del pubblico. Ma mentre questi personaggi rappresentano una minaccia teorica, nella realtà il pericolo è altrove.
L’Impalpabile Minaccia dell’IA
L’intelligenza artificiale, in particolare il machine learning e l’IA basata su dati, è ciò su cui dovremmo concentrarci. Questa forma di IA è intangibile, invisibile, ma estremamente potente. Si basa sull’elaborazione di enormi quantità di dati per trarre conclusioni, prendere decisioni e persino influenzare il nostro comportamento.
L’Influenza dell’IA nella Nostra Vita Quotidiana
L’IA è onnipresente. Dai suggerimenti di ricerca di Google alle raccomandazioni di prodotti su Amazon, passando per i feed di notizie personalizzati su social media, l’IA è sempre lì, guidando ciò che vediamo e facciamo online. È responsabile della personalizzazione dell’esperienza dell’utente in quasi tutti gli aspetti della nostra vita digitale.
L’IA nel Mondo del Lavoro
L’IA sta anche cambiando il mondo del lavoro. Algoritmi avanzati e l’automazione dei processi stanno rimpiazzando alcuni lavori umani e sta emergendo una discussione etica sul futuro dell’occupazione.
Preoccupazioni Etiche
Oltre all’influenza, sorgono preoccupazioni etiche. Come l’IA prende decisioni che influenzano le nostre vite, la trasparenza diventa una questione critica. Chi decide cosa l’IA dovrebbe fare, e chi ne è responsabile quando le cose vanno storte?
Mentre i robot antropomorfi rappresentano spesso una minaccia immaginaria nei film, è l’IA che pare essere al centro delle nostre preoccupazioni. Questa forma d’intelligenza artificiale sottile e impalpabile sta già trasformando il nostro modo di vivere, lavorare e comunicare. In un mondo sempre più connesso, è fondamentale comprendere il potenziale dell’IA e le implicazioni etiche che essa comporta. La vera sfida è affrontare questa nuova realtà e garantire che l’IA sia al servizio dell’umanità, non un pericolo per essa.
Fonte: automationtomorrow.com