Industria 4.0, arrivano gli pneumatici smart con Rfid: cosa sono e come funzionano

Posted by Dario Favaretto

Arrivano gli pneumatici intelligenti: gomme dotate di tecnologia Rfid, utile a semplificare le operazioni di assemblaggio, tracciabilità ed identificazione, nonché aumentare la sicurezza per i passeggeri, per un modello di mobilità sempre più smart e connessa.

Li sta sperimentando Continental, ma la tecnologia è stata collaudata anche da altri player tra cui la coreana Kumho. L’ultima novità in ambito smart car ha cominciato a diventare realtà nell’autunno 2020, e da quest’anno inizierà ad essere applicata alle vetture, anche per privati.Vediamo come funziona la tecnologia e quali sono i vantaggi.

Gomme intelligenti per una mobilità più sostenibile

La funzionalità Rfid integrata nelle gomme si inserisce nel quadro più ampio dell’evoluzione del mondo della mobilità, verso un paradigma sempre più connesso e sostenibile. Attraverso la lettura ragionata dei dati, è infatti possibile non solo determinare le prestazioni di un veicolo, ma anche di identificarne gli standard di consumo, offrendo spunti di miglioramento per la ricerca e sviluppo di modelli sempre più prestanti ed ecosostenibili.

Rfid, cos’è la tecnologia di identificazione a radiofrequenza

Acronimo inglese di Radio Frequency Identification, l’Rfid è una tecnologia di identificazione automatica basata sulla radiofrequenza. Permette di attribuire un’identità elettronica univoca al prodotto, così da autenticarlo e tracciare il suo ciclo di vita, seguendolo nelle sue fasi di produzione, distribuzione e consumo, e raccogliere ed intrecciare dati lungo tutto il percorso.

Pneumatici Rfid, l’etichetta elettronica

La maggiore novità della nuova tecnologia integrata nello pneumatico riguarda l’etichetta elettronica di identificazione, grazie alla quale ogni esemplare porta con sé un’enorme quantità di informazioni per tutto il suo ciclo di vita: dalla qualità alle prestazioni, dalla produzione al tracciamento. Nello specifico, i dati (che è possibile leggere attraverso un semplice device) in genere riportano il nome del produttore, il codice identificativo univoco dello pneumatico, e il numero di serie, attraverso un’interfaccia standardizzata collegata ad un database, con la possibilità di avere accesso ad ulteriori informazioni specifiche sulla gomma.

Pneumatici Rfid, più sicurezza per il passeggero

Una seconda applicazione della tecnologia Rfid è quella dei sistemi Tpms, sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, che utilizzano la radiofrequenza per trasmettere i dati di pressione e altre informazioni alle unità di controllo elettronico del veicolo in tempo reale. Questi sistemi, in rapido aumento soprattutto negli ultimi anni in Europa e nel mondo, agevolano la sicurezza alla guida grazie al continuo monitoraggio.

 

Fonte: EconomyUp

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