Che futuro per la logistica conto terzi?
La third-party logistics, la logistica conto terzi, sta crescendo. Alimentata dall’inarrestabile avanzata dell’e-commerce, che esige consegne più rapide e dalle aziende che subappaltano la logistica in aree specializzate sulle quali hanno meno esperienza.
Un mercato globale che si pensa nel 2022 possa arrivare a sfiorare i 1100 miliardi di dollari di fatturato, contro gli 800 del 2016, la cui fetta più grossa di mercato è dell’area Asia-Pacifico che rappresenta circa il 40% delle entrate globali.
Secondo lo studio annuale di Armstrong & Associates, società di ricerca in ambito di supply chain, nel 2018, due sarebbero le tendenze chiave del settore: relazioni strette fra fornitori di servizi 3PL e spedizionieri e avanzamento di blockchain e automazione. Tecnologie emergenti in grado di fare la differenza.
E’ indubbio che oggi quel che si aspetta il consumatore è un’ulteriore riduzione dei tempi di consegna e, tantissimi rivenditori, offrono già la possibilità di ricevere i propri acquisti entro 24ore, se non addirittura lo stesso giorno della transazione. In tal senso, con l’aumento dei volumi dei pacchi, si stanno celermente determinando cambiamenti radicali in quelle che sono le reti di distribuzione, malgrado permangano diversi nodi da sciogliere, come la questione legata all’ultimo miglio. Blockchain, robotica e analisi predittiva stanno però oggi trasformando il settore, aiutando le imprese a tenere il passo con le aspettative dei clienti. Vediamo come.
Blockchain ed il valore dei dati
La blockchain è la chiave di volta della logistica, che consentirà agli operatori della 3PL di ottenere un valore aggiunto grazie ai dati della supply chain. Il suo funzionamento, che prevede la creazione di una cronologia permanente della transazione, crea un processo in grado di ottimizzare la sicurezza proprio perchè ogni transazione viene registrata da una terza parte indipendente e tutte le parti hanno accesso al libro mastro che le convalida e memorizza.
Tutto questo è di primaria importanza se si vogliono limitare gli errori umani ed i ritardi garantendo allo stesso tempo trasparenza e governance.
Oggi, la blockchain aiuta le aziende in molteplici direzioni: nella soddisfazione dei requisiti normativi, verificando ad esempio la provenienza di materie prime, fornendo prove che i prodotti siano stati realizzati in modo sostenibile, riducendo le contraffazioni.
Tra coloro che hanno preso parte allo studio di Armstrong & Associates sulla logistica conto terzi, il 65% degli operatori 3PL ha dichiarato di essere interessato alla blockchain per la condivisione dati e per fornire visibilità sulle catene di approvvigionamento del prodotto.
Tuttavia, la blockchain lascia ancora dei problemi aperti che cercano una soluzione, soprattutto relativamente alle normative di privacy e sicurezza dei dati.
Più spazio alla robotica
Ampiamente adoperati nelle linee di assemblaggio, sempre più presenti nella forza lavoro della logistica e guidati dalle esigenze dell’e-commerce, i robot sono già impiegati nelle attività di magazzino e logistica. Lo saranno ancor di più, secondo quanto sottolinea la società di ricerche di mercato Tractica, secondo cui oltre 620 mila nuovi robot saranno impiegati entro il 2021, a dispetto dei 40mila del 2016.
Molte società stanno sperimentando sistemi di trasporto robotizzati, in grado di risparmiare tempo ed aumentare l’efficienza. La stessa DHL ha testato i robot nei magazzini della sua supply chain utilizzandoli per il sollevamento dei carichi pesanti, una mansione che migliorerebbe la produttività riducendo il rischio di infortuni sul lavoro.
L’analisi predittiva
Anche l’analisi predittiva migliora la visibilità della supply chain per gli operatori 3PL, consentendo di fatto consente la raccolta ed analisi dei dati con la finalità di prendere decisioni gestionali informate. Le aziende 3PL stanno già utilizzando l’analisi predittiva, le cui funzionalità consentono ad esempio di gestire gli schemi di traffico, le condizioni meteorologiche o le tempistiche dei porti.
Gli operatori del settore riconoscono che l’uso efficace dei big data sarà fondamentale per la supply chain del futuro. Ne sono convinte le aziende coinvolte nello studio sulla logistica conto terzi la cui quasi totalità ha dichiarato di volere investire o di aver già investito nell’analisi dei big data anche se solo il 4% di questi ha dichiarato di aver investito nella digitalizzazione e automazione per la raccolta e analisi dei dati.
Quale futuro per la logistica conto terzi?
Se la comunicazione e la cooperazione fra tutte le parti della supply chain migliorerà la capacità di pianificare le spedizioni, sarà in grado di offrire un processo decisionale di un livello nettamente superiore.
In un simile scenario, l’adozione di nuove tecnologie sarà in grado di far comunicare sistemi a base cloud e su IoT, e trasformando i dati in informazioni proattive con un valore aggiunto, capaci di aumentare la produttività e massimizzare la visibilità, pianificando in modo avanzato. Ma solo gli operatori 3PL più intelligenti saranno in grado di utilizzare l’evoluzione tecnologica per offrire servizi a valore aggiunto, differenziandosi dalla massa all’interno di un mercato estremamente competitivo.
fonte: tce magazine
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