Competitività e outsourcing secondo AILOG
7
Ott
«In quale misura è conveniente l’outsourcing dei servizi logistici? Quali sono le opportunità, i problemi, le sfide, gli adempimenti legati alla terziarizzazione?» Con questi interrogativi Paolo Bisogni, presidente Ailog ha aperto il Convegno “Competitività e Terziarizzazione Logistica tra Efficienza, Regole e Sostenibilità Sociale”, che ha avuto luogo ieri al Palazzo delle Stelline di Milano, e che ha riunito intorno a un solo tavolo professionisti della logistica e del diritto, al fine di descrivere la situazione attuale per quanto riguarda il ricorso alla manodopera logistica esterna e di mettere in evidenza le problematiche che le aziende committenti e gli operatori della filiera logistica devono affrontare quando decidono di fare eseguire a soggetti terzi attività che in precedenza erano gestite internamente. A Paolo Bisogni, la risposta sembra ormai chiara: «Nella maggioranza dei casi l’outsourcing conviene perché in questo modo si possono trasformare i costi da fissi in variabili, riducendo il break even point e mettendo l’azienda in sicurezza; la deverticalizzazione di un’organizzazione serve a questo: non bisogna quindi aspettarsi una riduzione dei costi (il fornitore avrà sempre un mark up), ma dal punto di vista del conto economico si avrà una diversa struttura di costi». «Poiché la variabilizzazione perfetta del costo delle risorse umane, ha proseguito Bisogni, non è possibile per comprensibili motivi di carattere normativo, lo strumento per superare questa difficoltà è l’appalto dei servizi a cooperative o società che a loro volta subappaltano il lavoro ad altre organizzazioni: compito del manager logistico è quello di bilanciare i benefici dell’outsourcing con la gestione di una catena di fornitori spesso complessa».
fonte: Logistica Management
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