Come avviene il dumping nell’autotrasporto in Francia
L'associazione delle piccole e medie imprese di autotrasporto Otre ha realizzato un documentario che mostra come avviene la concorrenza illegale nel trasporto stradale delle merci – attraverso lo sfruttamento di autisti – da parte delle imprese dell'Europa orientale, della Turchia e perfino del Principato di Monaco.
Un video di quattordici minuti mostra in modo chiaro e documentato le attività illegali nell'autotrasporto francese che, secondo la Otre, sarebbero una delle cause principali della forte crisi che sta colpendo il settore. L'associazione afferma che dalle 43mila imprese di autotrasporto francesi del 1998 si è passati alle 36mila di oggi. Solo dal 2012 al 2014 hanno chiuso 8476 aziende e negli ultimi cinque anni il settore ha perso 35mila addetti. C'entra la crisi economica, ma anche la concorrenza sleale proveniente dall'estero.
Il video mostra tre casi documentati: il cabotaggio di semirimorchi svolto da autisti turchi, la consegna di calcestruzzo con betoniere monegasche e la distribuzione espressa di pallet attuata da veicoli leggeri (con massa complessiva sotto 3,5 tonnellate) con targa di Paesi dell'Est europeo. In tutti i casi, gli autisti sarebbero sottopagati e resterebbero in territorio francese per settimane di seguito, in condizioni precarie.
Il primo caso, già denunciato in passato, riguarda il trasporto di semirimorchi turchi sulle autostrade del mare dalla Turchia al porto francese di Tolone-Brégaillon, che è svolto con frequenza trisettimanale da traghetti turchi. Ogni domenica, martedì e giovedì dalla neve escono centinaia di semirimorchi, che sono parcheggiati negli spazi retroportuali. Fin qua, nulla d'illegale, anzi l'uso dell'intermodalità rappresenta un vantaggio operativo ed ambientale. Il video dell'Otre denuncia ciò che avviene dopo, perché questi semirimorchi sono agganciati da trattori guidati da autisti turchi, che li portano a destinazione. In questo modo, si attuerebbe una forma di cabotaggio illegale, anche perché svolto da persone che neppure appartengono all'Unione Europea. I trattori entrano nel porto trainando un semirimorchio per l'esportazione, poi attendono, anche per giorni, di agganciarne un altro da consegnare in territorio francese. Nell'attesa, gli autisti vivono all'interno dell'area portuale, dove è sorta perfino una specie di villaggio, con grandi tende e autonegozi che vendono prodotti turchi. Il video della Otre sostiene che in questa comunità sarebbero spacciate anche sostanze stupefacenti. Tutto ciò è documentato da una telecamera nascosta che ha girato per il sito.
Il secondo caso illustrato dal video riguarda addirittura il Principato di Monaco, che si pensa più connesso all'elusione fiscale di persone ricche, piuttosto che al dumping sociale di autisti. Ma secondo la Otre avviene anche questo, grazie a un accordo siglato nel 1968 con lo Stato francese, che consente ai camion targati nel Principato di svolgere trasporti sul territorio francese. Allora, i veicoli monegaschi erano poche decine, poi si sono moltiplicati, fino alle centinaia di oggi. Si tratta soprattutto di betoniere di imprese residenti a Monaco ma operanti sull'intero territorio francese, che svolgerebbero costantemente la consegna di calcestruzzo in un modo ritenuto illegale dalla Otre. Infatti, l'associazione ricorda che l'accordo del 1968 impone il ritorno dei camion nel territorio monegasco dopo il trasporto, mentre ora, prosegue Otre, betoniere e autisti restano in Francia per settimane consecutive.
Il video riporta anche il caso degli autotrasportatori dell'Est, ma in una versione meno nota, ossia il trasporto espresso di pallet. Negli ultimi anni, denuncia la Otre, abbiamo assistito all'invasione di centinaia di veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate, che non richiedono né licenze comunitarie, né cronotachigrafo e non sono soggetti neppure ai controlli sul cabotaggio. Insomma, questi veicoli, che sono soprattutto polacchi e ungheresi, possono viaggiare liberamente sul territorio francese. Il video rileva che questa attività di trasporto di pallet non viene svolta da padroncini che devono sbarcare il lunario, ma da aziende ben strutturate, che attuano anche politiche di promozione e marketing verso i committenti francesi e usano sistematicamente Borse carichi specializzate in questo settore. Il carico non avviene solo nei magazzini dei clienti, ma anche nelle aree di parcheggio, tramite il trasbordo dei pacchi da semirimorchi a furgoni. Veicoli e autisti dell'Est restano sul territorio francese per settimane consecutive e i conducenti possono anche dormire nella cabina, che non ha spazi dedicati al riposo. Il video mostra che questi automezzi distribuiscono senza vincoli di ore o di giorni festivi. Secondo Otre, il fallimento di grandi corrieri francesi, come MoryGlobal, dipende anche da questa concorrenza sleale attuata tramite il dumping sociale degli autisti.
Fonte: © TrasportoEuropa
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