Da BlaBlaCar a Airbnb, il valore della fiducia genera nuovi business
Il superamento di pregiudizi su un concetto “tradizionale” ha permesso la nascita di imprese innovative. Ecco perché l’acceleratore InfiniteArea ha costruito un percorso in cui manager e imprenditori si incontrano con filosofi sulla costruzione di senso valoriale. Prossima tappa l’8 marzo.
Avreste mai immaginato, fino a pochi anni fa, di dare un passaggio in auto a uno sconosciuto? Certo che no, “la mamma ha sempre detto di non farlo”. Di più: avreste mai pensato di ospitare un estraneo in casa, farlo dormire e mangiare alla vostra tavola? Meno che meno.
Eppure oggi tutto questo avviene, in molte case e in molte auto, e unicamente perché c’è chi è riuscito a costruire nuove e performanti iniziative imprenditoriali sfruttando a piene mani l’antitesi di questi precetti: la fiducia. Un concetto “tradizionale” di fiducia, sedimentato da tempo a livello culturale, pone evidentemente dei limiti d’azione rispetto alle soluzioni che siamo in grado di immaginare. Sciogliere il nodo pregiudiziale sul concetto di “fiducia” ha permesso di sviluppare modelli di business “innovativi”, andando a rivoluzionare interi settori, e a cascata – a semplice titolo di esempio – le opzioni di viaggio di milioni di persone.
Ecco, dunque, come un Valore quale quello della fiducia può essere la base per lo sviluppo di nuovi paradigmi imprenditoriali e sociali.
Da molto tempo abbiamo appreso che, grazie alle relazioni, si crea quella reciproca fiducia (cliente <—> fornitore) necessaria al fare impresa. A sua volta, poi, la fiducia alimenta le relazioni di cui è portatrice.
Riuscire però a implementare una logica di business che rende “scalabile” la fiducia al crescere di clienti, utenti o fornitori è certamente ben più complesso. Questo significa anche riuscire a “comprimere” il tempo e l’ ”investimento” necessari a guadagnarsi la fiducia di un estraneo, e viceversa, a spingerci a fidarci di un estraneo.
Un ulteriore ambito di estremo interesse per le imprese di oggi come noto è inoltre quello della open innovation, dei modelli di collaborazione a rete, abbracciando realtà “lontane” non solo geograficamente ma spesso culturalmente. Anche in questo caso ritroviamo quanto la fiducia sia un valore che va a permeare il nostro modo di essere e agire nel mondo. Comprendere dunque a fondo il concetto Fiducia è più difficile di quel che sembra ed è per questo che si rende necessario l’apporto di pensatori e filosofi.
InfiniteArea, l’acceleratore di Montebelluna (TV), ha voluto aprire la strada a questo percorso condiviso, dando vita a “ValoriXvalore”, una roadshow in collaborazione con Veeco.it che intende dimostrare come la costruzione di senso valoriale, applicata con il giusto modello imprenditoriale, è capace di generare business.
InfiniteArea ha quindi portato all’interno del proprio hangar imprenditori e manager d’azienda a confrontarsi in un dialogo costruttivo con i filosofi sulle dinamiche con le quali la fiducia investe le loro organizzazioni e il loro modello di business. La Fiducia è stata approfondita da Roberto Mordacci, preside della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita Salute San Raffaele. Tre le dimensioni fondamentali che ha argomentato: fiducia in sé stessi, negli altri e nel passato/futuro.
Gli imprenditori, dal canto loro, hanno fra l’altro evidenziato come la Fiducia sia contagiosa in una organizzazione aziendale, permettendo di aprire strade inesplorate verso l’innovazione, dato che viene di fatto concessa la possibilità di assumersi calcolati rischi. Ben lontano, poi, lo spettro che concedendo fiducia si possa perdere il controllo, dato l’instaurarsi naturale di un clima di collaborazione, condivisione e serenità operativa. D’altronde, è stato ampiamente dimostrato che le imprese che nascono e che continuano a restare in vita sono quelle che, pur inconsapevolmente, generano ed alimentano la loro fiducia nel futuro, rilanciando la propria visione e diffondendo quegli stessi valori che la sostengono.
Il percorso intrapreso prevede altre due tappe a InfiniteArea: una sul Senso di appartenenza (8 marzo 2017) e una sulla Reputazione aziendale (18 aprile 2017).
fonte: Gianluca Biotto – EconomyUp
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