Amazon entra nella logistica ultimo miglio?
Secondo il Wall Street Journal, il colosso globale dell'e-commerce intende entrare direttamente nelle consegne verso l'acquirente finale, entrando così in concorrenza con corrieri e integratori. Ma sarebbe un processo lungo.
Il quotidiano statunitense afferma che Amazon sta progettando un proprio network distributivo, anche per raggiungere l'obiettivo della consegna lo stesso giorno dell'ordine. Già oggi, la multinazionale del commercio elettronico gestisce in proprio le attività di raccolta e stoccaggio di buona parte dei prodotti, servizio che offre anche in conto terzi ai venditori presenti sulla sua piattaforma e-commerce.
Secondo le indiscrezioni, Amazon starebbe già sperimentando le consegne nell'ultimo miglio a San Francisco, dove alcuni clienti avrebbero ricevuto pacchi con etichetta AMZL e AMZN_US. Queste consegne sarebbero svolte da camion di autotrasportatori assoldati in termini di esclusività da Amazon. Il prossimo passo potrebbe essere l'avvio della sperimentazione anche in Europa, iniziando dalla Gran Bretagna.
I due fattori che spingerebbero Amazon a creare una propria rete distributiva sarebbero i crescenti costi dei corrieri e degli integratori e la relativa lentezza delle spedizioni. Per esempio, durante le ultime festività natalizie, Amazon si lamentò dei ritardi registrati nelle spedizioni di UPS e FedEx. D'altra parte, la stesso annuncio della società di stare sperimentando droni per la consegna di pacchi a domicilio va in tale direzione, anche se ovviamente non è necessaria questa tecnologia per servire l'ultimo miglio.
Sempre secondo il quotidiano, Amazon starebbe già svolgendo consegne dirette in alcune nicchie di mercato e in aree delimitate. Per esempio, lo stesso WSJ ha fotografato alcuni veicoli commerciali con il logo AmazonFresh, che starebbero effettuando consegne di alimentari freschi. Inoltre, lo scorso novembre avrebbe svolto alcune consegne la domenica a Londra con veicoli propri. Amazon non ha commentato l'articolo del Wall Street Journal.
Nel 2013, Amazon ha consegnato negli Stati Uniti circa 608 milioni di pacchi: il 35% delle consegne è stata svolta dalle Poste statunitensi, il 30% da UPS, il 18% da corrieri locali e il 17% da FedEx. Secondo il WSJ, le tariffe di UPS e FedEx sono aumentate negli ultimi anni ad un tasso del 3-5% annuo, causando il conseguente aumento del prezzo di vendita dei prodotti. Comunque, il processo d'internalizzazione dell'ultimo miglio sarebbe lungo e non riguarderebbe necessariamente l'intera distribuzione.
fonte: TrasportoEuropa
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.