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Un nuovo capitolo per la rubrica firmata MULTI LEVEL Consulting e il suo Staff:

A Logistic Interview with…

… per presentarVi chi ci ha reso chi siamo oggi.

Abbiamo chiesto ad alcuni nostri clienti di raccontarsi, di descriverci la loro esperienza del viaggio con noi intrapreso. Cosa li ha spinti a contattarci? Che tipo di progetto è stato effettuato nella loro impresa e che risultati ha prodotto lo stesso?
Queste sono alcune delle domande che andremo a rivolgere ad imprenditori ed imprenditrici, nonché responsabili aziendali, che ci hanno dato fiducia e ci hanno “fatto entrare” nelle loro aziende.
La quattordicesima storia che vogliamo raccontarVi ora è quella di Mirko Ongaro, Co-Founder di Techformec, società di rappresentanza sita a Ponte di Piave (TV), specializzata nel settore della meccanica.

1.  Mirko, ci presenti la Sua azienda.
La mia azienda è Techformec, una società di rappresentanza in ambito meccanico industriale, specializzata in prodotti che vanno dai lubrificanti ai trattamenti superficiali anti usura, agli utensili e alle attrezzature per il mondo del sollevamento. Personalmente opero da più di 20 anni nel settore, ma Techformec è nata nel 2008, dalla cooperazione con il mio socio Luca Cimitan, come brand che riunisce le nostre collaborazioni. Dal 2015 ci siamo strutturati ulteriormente con l’arrivo di Martina Ongaro, che gestisce il back office, per poi arrivare all’inserimento di altre due persone a supporto della rete commerciale: Mattia Chiarato e Alessio Fantinello. Attualmente siamo una struttura di 5 persone.

2. Come siete venuti a conoscenza di MULTI LEVEL Consulting?
Grazie ad amici comuni e attraverso altre società che hanno collaborato con voi e vi hanno referenziato, descrivendoci il vostro modo di lavorare, l’approccio e la soddisfazione dei risultati finali ottenuti. Con questi presupposti è nata la collaborazione con voi.

3. Quale input vi ha spinti a cercare la collaborazione di MULTI LEVEL Consulting?
Avevamo bisogno di dare delle regole ad un gruppo di persone che, pur lavorando insieme, sono diverse per età, esperienza, approccio e anche visione. All’inizio eravamo solo due venditori, con Martina a fare da punto di unione, poi, con il tempo, abbiamo sentito la necessità di creare un amalgama, trovando delle regole che potessero essere comportamentali, di comunicazione, e che potessero dare una forma identitaria nel proporci al mercato.

4. Effettuato il primo incontro e l’analisi progettuale, cosa Vi ha portato ad accettare la proposta?
La chiarezza di comunicazione da parte di Dario, così come la sua capacità di comprensione delle nostre necessità. Abbiamo iniziato da subito a parlare la stessa lingua e siamo arrivati in modo semplice a definire gli obiettivi condivisi.

5. Che tipologia di progetto è stato delineato presso la Vs azienda e di che durata?
Il progetto che abbiamo delineato con Dario prevede uno svolgimento in 12 incontri da 4 ore l’uno. Il principale obiettivo è il miglioramento del modo di comunicare tra di noi e di avere una visione comune orientata al cliente. Il secondo è strutturare un metodo efficace per sviluppare un cross selling tra le nostre rappresentanze. Se inizialmente abbiamo cercato di amalgamare bene il gruppo, crescere e renderlo efficace nel confronto e nella comunicazione, adesso vogliamo trasformare in modo costruttivo tutti i dati che abbiamo a disposizione in nuove opportunità. C’è, infine, un altro importante obiettivo che abbiamo raggiunto: esserci dati delle regole per creare delle riunioni che siano proficue e a scadenza settimanale, alle quali dovremo puntualmente partecipare per dare il nostro contributo attivo, in modo da sentirci tutti ugualmente responsabilizzati.

6. Durante la fase di realizzazione delle attività, state riscontrando un aumento di know how da parte di chi ne segue lo sviluppo?
Sicuramente sì. Tutto il team ha preso il progetto seriamente, e di questo sono molto contento. Qualcuno è emerso con proprie peculiarità, alle quali credo e spero possa dare seguito anche in futuro, soprattutto nel dare un apporto proattivo alla nostra collaborazione. Io sono già molto soddisfatto di come sta procedendo, perché abbiamo cominciato a comunicare in maniera completamente diversa rispetto a qualche mese fa, molto più veloce e chiara.

7. Quali e quante difficoltà state riscontrando nella definizione ed implementazione del progetto?
Di difficoltà ce ne sono sempre. Nel nostro caso siamo persone diverse, e ognuno si differenzia per modo di ragionare, metodologia, maturità ed esperienze pregresse, che ci hanno ovviamente un po’ condizionato. Aver preso consapevolezza di questo, maturando l’idea che non è possibile essere tutti uguali, ci ha permesso di imparare un nuovo modo di capire e comunicare anche con chi ritenevamo molto, forse troppo, diverso da noi. La cosa importante è trovare la chiave corretta per relazionarsi. Un altro limite emerso, che stiamo cercando di eliminare, sono le varie convinzioni sbagliate, retaggio di alcune esperienze passate.

8. Durante il progetto, come state percependo la nostra presenza nella Vostra struttura?
Dario ha un modo di comunicare molto chiaro, è una persona piacevole e di grande competenza. Non impone, ma ci mette in condizione di ragionare e ci porta al punto di comprendere quali sono le cose o le attività più giuste per noi. Lui si definisce un “facilitatore” ed io trovo che questa definizione, alla quale ho imparato a dare un significato vero dopo averlo conosciuto, sia la più corretta per descrivere il suo ruolo. Dario per noi è diventato un appuntamento che aspettiamo tutti con entusiasmo, perché sappiamo che, dopo quelle quattro ore di confronto, portiamo a casa sempre qualcosa in più.

9. Pensa che il nostro intervento Vi stia dando strumenti per continuare il miglioramento anche a progetto concluso?
Sicuramente sì, stiamo imparando un metodo e abbiamo tutto l’interesse di portarlo avanti. Probabilmente in futuro ci saranno momenti in cui chiederemo ancora l’intervento di Dario, ma, in ogni caso, questo metodo che stiamo sviluppando ha già permesso ad alcuni di emergere in modo differente rispetto a quanto fatto in precedenza.

10. Consigliereste la consulenza di MULTI LEVEL Consulting a Vs. Clienti o Partner per migliorare la Supply Chain della loro filiera e perché?
In realtà lo ho già fatto. La consiglierei perché ho vissuto e stiamo vivendo un’esperienza positiva e perché ho trovato in Dario un interlocutore di qualità, non invadente e con una grande capacità di comunicare, Per me MULTI LEVEL Consulting è senza dubbio un’azienda sulla quale investire.

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I RISULTATI OTTENUTI IN BREVE:

• Creazione di brand identity
• Riorganizzazione del business model
• Team building
• Cultura del numero e della comunicazione
• Supporto alle dinamiche di cross selling

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Mirko Ongaro
intervistato da Elisa Mian