Storia dei carrelli elevatori
L’evoluzione dei carrelli elevatori
In rete abbiamo trovato un’infografica davvero interessante, per gli appassionati di carrelli elevatori. Rappresenta l’evoluzione dei carrelli elevatori nella storia, dal primo transpallet elettronico in legno ad un carrello moderno Hyster da 48 tonnellate. Il carrello elevatore o muletto, per rispondere alla crescente domanda del mercato, è cambiato tanto nel corso del tempo, sia nella forma, che nelle funzioni e nelle funzioni.
Carrelli dell’Ottocento
Nella infografica qui accanto si parte dal 1899 con il primo carrello, molto semplice. Con l’avvento della Grande Guerra nascono carrelli più tecnologici, per gestire al meglio le fasi di logistica. È di questo periodo il Model D Willammette Utility Carrier e quello che viene definito comunemente il predecessore dei controbilanciati, il Trucktractor della Clark.
Nascita del muletto moderno
Ulteriori migliorie vengono apportate con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale,ma solo negli anni ’50 si inizia a prestare attenzione al problema della sicurezza. Vengono montate le prime cabine. Dagli anni ’60 i carrelli elevatori iniziano a prendere forme a noi più familiari. Nel 1988 la svolta, con il Combilift di Martin McVicar. Nasce il primo carrello elevatore multidirezionale.
La sicurezza prima di tutto
Da allora sono state tante le modifiche apportate ai carrelli elevatori, soprattutto sotto il profilo della sicurezza. I carrelli elevatori moderni sono infatti ultra tecnologici e sempre più utilizzano questa spinta per migliorare gli aspetti della sicurezza e del comfort del carrellista. Come spesso ripetiamo noi di Muletti Dappertutto oggi come ieri è però importante prestare attenzione a tutte le norme di sicurezza, perché un carrello elevatore può controllare che lo standard sia rispettato, ma solo la nostra attenzione e corsi ad hoc possono garantirci di non incorrere in rischi inutili.
fonte: Muletti Dappertutto
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