LItalia attende 183 nuove navi
L'armamento italiano inizia il 2015 con un portafoglio ordini composto da 183 nuove costruzioni, per complessivi 4,6 milioni di tonnellate di stazza lorda compensata. La Legge di Stabilità prevede cento milioni di contributi pubblici per la cantieristica navale.
Il dato emerge dalle ultime rilevazioni – aggiornate a dicembre 2014 – del Clarksons Shipowner Orderbook Monitor, secondo cui la bandiera italiana è in ottava posizione alle spalle di Cina, Grecia, Giappone, Norvegia, Usa, Singapore e Germania. I dati della bandiera italiana sono però gonfiati da Scorpio, gruppo monegasco guidato da Emanuele Lauro (in queste rilevazioni classificato come italiano anche se basato a Montecarlo) che, tramite le società Scorpio Tankers, Scorpio Bulkers e l'ultima realtà dedicata ai container, ha in costruzione 111 navi per 2,7 milioni di tonnellate di stazza lorda compensata.
Per quanto concerne, invece, la cantieristica navale italiana, secondo i dati Clarksons sono attualmente in costruzione nel nostro Paese 17 navi per 1,2 milioni di tonnellate di stazza lorda compensata. Fincantieri domina la scena, essendo rimasto praticamente l'unico gruppo cantieristico che costruisce navi nel nostro Paese insieme al Cantiere Navale Visentini.
Entrando più nel dettaglio delle compagnie marittime italiane, la parte del leone la fa il Gruppo d'Amico, che nel prossimo biennio prenderà in consegna 20 bulk carrier e nove navi cisterna. A queste unità si aggiungono altre quattro Supramax bulk carrier commissionate per conto della joint venture dACC Maritime con Coeclerici. Sempre nel dry bulk, altre sei bulk carrier sono in costruzione per ABY Holding, società controllata da Augustea e partecipata da York Capital e Bunge. Il cantiere cinese Avic Shipyard si appresta a consegnare a Giovanni Visentini la prima di quattro rinfusiere Handysize da 37.000 tonnellate di portata, mentre una quinta unità gemella era stata ordinata dalla Globeco di Mariano Pane.
Fratelli D'Amato ha in costruzione presso il cantiere sudcoreano Stx Jinhae tre Ultra Large Container Ships da 9200 teu (anche potrebbero essere cedute a breve), mentre al Gruppo Messina rimangono da ritirare ancora due delle otto navi con-ro. Rimanendo sempre sulle con-ro, il Gruppo Grimaldi riceverà da Hyundai Mipo altre quattro navi, mentre la controllata ACL (Atlantic Container Lines) riceverà quest'anno cinque unità in costruzione presso il cantiere cinese Hudong Zhonghua.
Per quanto riguarda il mercato offshore, Rimorchiatori Riuniti a marzo accoglierà l'AHTS ordinato in Sud Corea (cantiere SPP Shipbuilding con il quale ci sarebbe anche un'opzione da esercitare) mentre Marnavi attende un AHTS dal cantiere indiano ABG e due PSV dai turchi di Selah. La lista delle compagnie italiane si completa con Arcoin Srl (De Poli Tankers) che ha investito in due chimichiere, la cui costruzione è stata assegnata al cantiere cinese Xinle con consegne previste quest'anno. Il Shipowner Orderbook Monitor di Clarksons riporta fra le nuove costruzioni italiane anche quelle di MSC Crociere (in realtà la società è basata a Ginevra, in Svizzera) che l'anno scorso ha ordinato tre navi da crociera a STX France e due a Fincantieri.
A proposito di armatori e cantieri italiani, ANCANAP (Associazione Nazionale Cantieri Navali Privati) ha reso noto che "la Legge di Stabilità per il 2015, n. 190 del 23 dicembre 2014, nella versione approvata definitivamente dal Parlamento, ha messo a disposizione del settore cantieristico-armatoriale i fondi cancellati nella versione iniziale della legge dall'art. 30". Il comma 257 della legge 190/2014 – spiega l'associazione – prevede uno stanziamento di cinque milioni di euro in limiti di impegno ventennali per un importo complessivo di 100 milioni di euro a favore del settore.
fonte: Trasporto Europa
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