La storia dell’app scelta da Esselunga per l’accesso senza code ai negozi
Esselunga ha già avviato la fase di test in alcuni negozi in Lombardia, Veneto, Toscana e Piemonte di una app per scaglionare gli ingressi ai suoi negozi senza costringere la sua clientela a estenuanti attese o code. E prevede di estenderla nelle altre città dov’è presente la catena.
Si tratta di ufirst, piattaforma italiana disponibile via app, che permetterà ai clienti di Esselunga di “mettersi in fila stando a casa”. Le modalità saranno due:
- Tutti coloro (circa 800.000 persone) già in possesso dell’applicazione ufirst per smartphone potranno, grazie al sistema di geolocalizzazione, visualizzare direttamente dal telefono lo store di Esselunga più vicino, prendere virtualmente dall’app il numero per l’accesso e monitorare l’avanzamento della fila da remoto, ricevendo notifiche in prossimità del proprio turno e recandosi sul posto solo da quel momento.
- Coloro che invece si troveranno in prossimità di uno dei negozi Esselunga (dove la app è attiva) e non avesse ancora scaricato ufirst, potrà riservare il proprio posto semplicemente comunicando al personale il numero di cellulare. Il sistema ufirst invierà SMS con lo stato di avanzamento della propria posizione in fila fino al proprio turno.
“Fin dall’inizio dell’emergenza l’attivazione di protocolli e strumenti per la sicurezza di clienti e dipendenti è stata una nostra priorità. La scelta di digitalizzare gli accessi per tutelare la salute delle persone attraverso il rispetto delle distanze di sicurezza, va in questa direzione”
ha spiegato Roberto Selva, chief Marketing & Customer officer di Esselunga.
Sebbene stia trovando la sua consacrazione in concomitanza con la crisi del Coronavirus che impone il distanziamento sociale tra le persone, ufirst non è stata creata per rispondere a situazioni di emergenza. È infatti nata nel 2016 come piattaforma, disponibile via app e via web, che permettesse di cambiare il modo con cui le persone accedono ai servizi (erogati da strutture pubbliche e private) più congestionati in città, con l’obiettivo di generare un risparmio di tempo.
ufirst, con sede a Roma e guidata dal managing director Matteo Lentini, è frutto dell’inventiva dei suoi quattro fondatori: Paolo Barletta, Luca La Mesa, Fabio Borghese e Eduardo Teodorani. Partiti con l’idea di creare un’applicazione per il mondo del leisure, ben presto si sono resi conto che la sfida da vincere era invece quella rappresentata dal settore pubblico e delle istituzioni. Si arriva così nel 2018 al merger con Qurami, la app saltafila creata da Roberto Macina e utilizzata in Italia da oltre 400 strutture tra cui Comuni, università ed enti pubblici e privati, che prevede un sistema di prenotazione online del proprio turno e che informa l’utente sul tempo d’attesa.
fonte: Forbes
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