I container di Red Hat sono più facili con Google

Posted by Dario Favaretto

La piattaforma container Openshift Dedicated di Red Hat approda sulla nuvola pubblica di Google Cloud.
Dopo l’accordo con Amazon Web Services, l’azienda impegnata nello sviluppo di soluzioni open source si è rivolta anche a Big G per dare la possibilità ai clienti che vogliono realizzare, lanciare e gestire applicazioni containerizzate di sfruttare un servizio completamente gestito in cloud.

Openshift Dedicated si basa sullo stesso codice di Red Hat OpenShift Container Platform, la piattaforma di livello enterprise che può essere gestita direttamente dalle imprese: è così possibile spostare facilmente carichi di lavoro tra cloud pubblici e privati.
Per aiutare i clienti a utilizzare al meglio i container, OpenShift Dedicated, insieme a tutto il portafoglio Openshift, offre ora una piattaforma più sicura basata su Red Hat Enterprise Linux. La nuvola di Google offre un’infrastruttura globale ottimizzata per la tecnologia container e mette a disposizione un ecosistema di servizi come quelli per Big Data, machine learning, elaborazione, network e storage.

“Con Openshift Dedicated, Openshift diventa un layer di astrazione in grado di operare su più cloud differenti”, ha spiegato Ashesh Badani, vice president e general manager Openshift di Red Hat.
La piattaforma offre, tra le altre cose:

–  isolamento single-tenant di un pool di risorse di storage persistente basato su unità a stato solido di 100 GB, 48 TB di Iops di rete e nove nodi per implementare applicazioni container;
–  controlli amministrativi e di sicurezza, con funzionalità Vpn e Google Virtual Private Cloud (Vpc);
–  accesso ai servizi container, all’integrazione e alle capacità di business process di Red Hat Jboss Middleware e disponibilità in tutte e cinque le regioni Google.

Oltre a queste funzionalità, l’azienda di Raleigh offre servizi professionali per aiutare le imprese a migrare carichi di lavoro containerizzati, adottare processi di DevOps e di delivery continua e realizzare applicazioni basate su micro-servizi.
Red Hat è il secondo contributor al progetto Kubernetes, piattaforma di Google alla base di Openshift, e collabora con Big G per ottimizzare l’orchestrazione dei container e la gestione dei cluster.

fonte: ictBusiness.it

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