Il 2023 ha rappresentato un anno di importanti cambiamenti per il mondo del retail: infatti, è in corso un processo di trasformazione che coinvolge soluzioni e tecnologie sempre più innovative; mentre, allo stesso tempo, la digitalizzazione si sta rivelando un supporto fondamentale per ottimizzare i processi aziendali interni ed esterni. Quest’anno, infatti, il ruolo svolto dalla digital transformation e dall’omnicanalità è stato determinante. Per sostenere lo straordinario sviluppo dei canali digitali nel processo di vendite e al tempo stesso il ritorno allo shopping in-store, le aziende hanno dovuto procurarsi sistemi flessibili in grado di permettere loro di adattarsi nel modo più rapido possibile ai cambiamenti. Ma cosa si devono aspettare aziende, retailer e consumatori nel nuovo anno? Ecco quali sono i temi che, secondo Manhattan Associates, saranno di tendenza del 2024:
Vecchie tecnologie per nuove applicazioni
I retailer dipendono sempre più dai loro punti vendita per gestire gli ordini sia negli store che online. Tuttavia, la loro attività è spesso rallentata da una scarsa precisione dello stock di prodotto. La tecnologia RFID può automatizzare i processi di tracciamento e rifornimento dello stock, riducendo la necessità di controlli manuali e garantendo che i prodotti siano sempre disponibili. Inoltre, la tecnologia RFID genera una grande quantità di dati, che possono essere utilizzati per ottenere informazioni sul comportamento dei consumatori, sulle variazioni delle scorte e sulle performance del punto vendita. Dati e insight possono essere utili per il pricing e le campagne di marketing offrendo ai clienti un’esperienza più personalizzata e priva di interruzioni. Per quanto riguarda la security in-store, i retailer possono utilizzare le etichette RFID come antifurto e rafforzare le misure di sicurezza al fine di identificare i comportamenti sospetti e ridurre così eventuali perdite. Infine, la RFID può fornire una maggiore trasparenza e tracciabilità nella supply chain, dai produttori ai centri di distribuzione fino ai punti vendita, consentendo un migliore controllo della logistica e aiutando ad affrontare in modo più efficiente problemi come la visibilità dello stock, la contraffazione o il ritiro dei prodotti. Ciò contribuisce a ridurre l’eccesso di scorte e gli sprechi e aiuta i consumatori a fare scelte più consapevoli sui prodotti che acquistano.
L’ascesa dell’intelligenza artificiale nelle interfacce utenti
Oggi, la collaborazione perfetta tra uomo e macchina è in grado di aumentare l’efficienza come mai prima d’ora. I LLM (Large Language Models) sono diventati eccezionali nell’analizzare le richieste che provengono dal linguaggio naturale, nel comprenderle e nel suddividerle in attività e obiettivi. I progressi dell’IA generativa hanno modificato l’equazione unilaterale dell’interazione uomo-macchina in una relazione bidirezionale e multimodale, in cui i computer sono ora in grado di comprendere e comunicare anche con il linguaggio dell’uomo. Ciò consentirà un cambiamento nelle interfacce utente rispetto a quanto si è visto e sperimentato negli ultimi 30 anni. Sebbene sia già presente in parte con assistenti virtuali come Alexa, Siri e Google, l’IA generativa inizierà a diffondersi sempre di più e ad inserirsi nelle applicazioni di consumo e aziendali di tutti i giorni.
La cloud innovation non si fermerà
Negli ultimi anni si è registrata una tendenza all’adozione del cloud e ci si aspetta un’ulteriore accelerazione della domanda di software cloud-based nel prossimo futuro. L’esigenza si è spinta oltre l’operatività e l’alleggerimento delle funzioni sui software provider, per ottenere l’accesso alle innovazioni più recenti e aggiornate a un ritmo molto più veloce. Ora con il software cloud versionless le aziende possono accedere a nuove innovazioni ed essere in grado di reagire alle aspettative dei clienti e alle tendenze del mercato in tempo reale ogni pochi mesi. È necessario che le imprese tengano il passo con i rapidi cicli di innovazione guidati da tecnologie come l’IA generativa, o rischiano di essere considerate obsolete.
Un approccio unificato end-to-end
I ritmi della supply chain di oggi ha reso più importante che mai la necessità di un’unificazione end-to-end, che significa: migliorare l’efficienza, pianificare le risorse e le operazioni, ridurre le tempistiche e le spese. Va oltre l’integrazione, quindi. Grazie a una soluzioni unificata, un TMS, ad esempio, ha la possibilità di ripianificare, regolare e ottimizzare le operazioni in base alle variazioni che inevitabilmente si verificano una volta che un piano di trasporto viene consegnato al sistema di gestione del magazzino. Ciò si traduce in una migliore organizzazione, una maggiore visibilità e una riduzione dei costi per spedizionieri, organizzazioni logistiche e retailer.
Fonte: logisticamanagement.it